Lac Blanc – Caserma Malamot
- Provincia: Torino
- Km. 33,9
- Dislivello totale positvo m.1520~
- Altitudine max. m.2917~ slm.
- Ciclabilità: 99%
- Difficoltà: MC+/BC
Addio mia bella addio,
che l'armata se ne va,
e se non partissi anch'io
sarebbe una viltà.
Il sacco è preparato
il fucile l'ho con me,
e se non partissi anch'io
sarebbe una viltà.
Ma non ti lascio sola,
ma ti lascio un figlio ancor,
sarà quel che ti consola,
sarà il foglio dell'amor.
Partenza e arrivo dalla SS25 per il Moncenisio frazione Bar Cenisio.C' è un comodo parcheggino proprio di fronte alla strada (Strada dell' Alpone) che si prende per iniziare la pedalata che praticamente è ad asfalto zero.Anche questa volta prendiamo spunto da una traccia dei Cucuzzoli.La salita avviene su carrareccia sempre in buono stato e completamente pedalabile salvo problemi di fatica perchè il tratto dopo i ricoveri del Giaset s' impenna parecchio, mentre nella discesa s' incontra qualche zona un pò ostica dove si scende dalla bici, ma per pochi metri, mentre per i soliti amanti del tecnico abbiamo incluso alcuni tagli su single track parecchio interessanti che vanno a completare un giro davvero affascinante.
Infatti mi soffermerei più che altro sugli aspetti paesaggistici della zona che è stupefacente e sul fascino evocativo che emettono le varie costruzioni millitari che s' incontrano strada facendo.Basta guadagnare 400m. di dislivello per incontrare il primo dei tre laghetti Arpone e man mano che si sale si aprezza il cambiamento dei colori perchè le grandi praterie fiorite lasciano il posto alle rocce crude;arrivati al pian Giaset invece di girare a destra per la strada che ci porterà al nostro obbiettivo, andiamo dritti puntando verso il Lac Blanc, si tratta di allungare il giro di pochi minuti, ci si arriva senza fatica e ne vale assolutamente la pena, più bello ancora a mio avviso è lo specchio d' acqua che si trova su questo tratto di percorso, un lacrima di cielo trattenuta dalle rocce.
Si gira la bici, si ritorna al pian Giaset e voltiamo a sinistra verso la caserma Malamot, di quì la pendenza si fa dura.Si passa subito vicino ai ruderi dei ricoveri militari, impossibile non crearsi con la fantasie immagini relative alle condizioni quì vissute...
Arrivati in cima la soddisfazione è tanta e il panorama è un 360° di godimento, il cobalto del lago del Moncenisio a sud, i denti d' Ambin a nord-est e i tantissimi specchi d' acqua guardando verso il vallone delle Savine.
Si scende e dopo poco si raggiunge l' ingresso del "centro di fuoco 7", con una pila si possono esplorare per intero i corridoi di questo bunker, stessa discorso per la "postazione T" che si trova lasciando la strada per andare al Lac Blanc (durante la salita) dirigendosi sotto il traliccio dell' alta tensione...si vede un sentierino...in ogni caso qui si trova una descrizione accurata di tutta l' area.Finito il giro esplorativo si continua a seguire il GPS e quì interrompo la descrizione per non rovinarvi la sorpresa di alcuni passaggi, anche perchè descriverli...
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