Passo della Croce (Il Turu)
- Provincia: Torino
- Km. 23,9
- Dislivello totale positivo m.973~
- Altitudine max. m.1288~ slm.
- Ciclabilità: 98%
- Difficoltà: MC/OC
Si parte e si arriva nel piazzale del mercato di Monasterolo (sabato divieto di parcheggio)
Giro dalle molte sfaccettature, gli ambienti sono vari come i fondi sulla quale si mettono le ruote, carrareccia, asfalto, sentieri e mulattiera (più pietraia che mulattiera) abbastanza impegnativo a livello fisico perchè il dislivello, anche se non eccessivo, si guadagna su una salita costantemente sopra il 10% di pendio e poi perchè la discesa richiede molto impegno mentale oltre che una buona tecnica.
Sbirciando le mappe OCM per scovare qualche nuovo giro noto questo monte a me sconosciuto, il Turu che con i suoi 1355 m. slm. divide la Valle di Viù dalla Val Ceronda, appare chiaro che è possibile chiudere l' anello, la strada per la salita sembra fattibile l' unica incognita è la praticabilità del sentiero che scende verso Vallo, anche la "vista satellite" non è d' aiuto, troppo poco dettagliata per comprendere la consistenza del fondo.Cerco notizie in merito in rete, qualcuno è salito in cima ma è sceso per la stessa via dell' andata, solo una testimonianza che proclama un bel 45 min. di portage per scendere a Vallo, sentiero impraticabile...decido di andare a controllare di persona e così stabilisco come partenza Monasterolo (Cafasse) da dove dovrebbe partire subito una carrareccia.
Così è infatti, una bella stradina sterrata immersa in un ambiente rilassante alternata a poco asfalto mi porta in prossimità del Ponte del Diavolo a Lanzo, ne attraverso il bel centro storico e poi Germagnano e Strada Provinciale 32 per Viù che abbandono subito per salire verso Pian Castagna..Di quì inizia lo sterrato che presto diventa sentiero, a volte un pò difficile e ripido nel tratto ascendente ma interamente pedalabile con una gamba dalla buona esperienza e poi magnifico traverso in falso piano fino a Colbeltramo da dove inizia la salita vera e propria per il Turu.Il fondo è in ottimo stato e come detto in precedenza la salita tira parecchio.Interessante l' ambiente.
Arrivato al dunque tralascio l' ultimo pezzo di strada che porta ai ripetitori in cima, così tiro dritto verso il Passo della Croce (1254 m. slm.) ottimo panorama, autoscatto di rito e via verso l' ignoto sentiero, il tempo stringe il cielo comincia ad imbrunire...
Questi sentieri io li definisco didattici, dopo aver guidato quì sopra molte cose appaiono più semplici, terra se ne vede poca, solo pietre e rocce, rocce e pietre!La pendenza non è mai eccessiva ma sono molte le occasioni per impuntarsi e dare il giro, soprattutto negli stretti tornanti.I tratti dove sono sceso dalla bici sono limitati a pochi metri, ovviamente considerandolo come livello OC, molto trialistico, solo per amanti del genere insomma.Sconsigliatissimo con pioggia e bici front!Punti acqua notati a Lanzo e Vallo.
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